"L'urlo" di Michelangelo Severgnini
Cinema senza censura
In un periodo storico in cui il pensiero unico e la censura hanno il sopravvento la rassegna cinematografica "Cinema senza censura" nasce con l''esigenza e l'obiettivo di garantire spazi di libertà di pensiero e di libertà artistica.
La rassegna prevede 4 proiezioni di film/documentari che per vari motivi (in particolare la censura) sono stati in qualche modo boicottati e non hanno avuto un'adeguata visibilità.
La seconda proiezione, organizzata in collaborazione con l'associazione Giubbe Rosse, è quella del film-documentario "L'Urlo", lavoro del regista Michelangelo Severgnini. che racconta di migranti-schiavi in Libia che implorano di tornare a casa, di come narrazioni fiabesche inducano giovani africani a consegnarsi alla tratta di esseri umani, petrolio libico venduto illegalmente all'Italia attraverso quelle stesse milizie che noi pensiamo di pagare per fermare i migranti. Le immagini girate dai telefonini dei ragazzi in Libia e i loro messaggi vocali si alternano con il viaggio dell’autore, verso il confine tra Tunisia e Libia, alla ricerca di una liberazione che tarda ad arrivare, nel silenzio complice del mondo. Il film infatti è stato fin qui escluso dai festival e dai palinsesti televisivi e per questo motivo un appello è stato firmato da decine di personalità italiane della cultura, della politica e del giornalismo al fine di sollecitare una sua distribuzione idonea nelle sale. Il regista che presenzierà alla proiezione dice "non credo di essere eccessivo se affermo che il potenziale delle cose mostrate e raccontate nel film può riscrivere da solo 10 anni di narrazione sulla migrazione dall'Africa. Il segreto è stato molto semplice: rendere i migranti-schiavi soggetto politico, lasciare che fossero loro a definire la propria condizione e a determinarla attraverso il linguaggio anzitutto e attraverso le soluzioni da prendere poi".
per info e prenotazioni tel 3494250792-3402392676